Bocche cucite

Continua, dopo oltre una settimana dal suo inizio, lo sciopero della fame al Cpt di Bari, sicuramente in questo momento il più caldo tra i centri italiani, la cresta di quell’ondata di lotte “a staffetta” partite dall’incendio di Lampedusa e che ha toccato, come sapete, Torino, Milano, Bologna e Gradisca di Isonzo. Attualmente lo sciopero vede coinvolti circa metà dei detenuti, ma tre di loro hanno deciso di cucirsi la bocca per protestare ancora più forte.

Ascolta la diretta di Radio Blackout con un compagno di Lecce, tra quelli che hanno organizzato un presidio di solidarietà domani, sabato 14 marzo, di fronte alle mura del Centro di Bari, e poi fino nel centro della città, per portare ovunque quel grido soffocato di libertà.

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