Pezzo dopo pezzo

Pezzo dopo pezzo, continua paziente e sistematica l’opera di demolizione del CIE di Torino. Dopo la rivolta di giovedì, che ha reso inagibili tutte le camerate delle aree gialla e viola, ieri sera i reclusi hanno appiccato degli incendi in due moduli abitativi dell’area rossa, obbligando l’Ufficio Immigrazione a chiudere pure quelli. I prigionieri delle due camerate sono stati spostati nella mensa dell’area gialla, che si era salvata dai danneggiamenti dell’altro giorno: dopo una notte passata a dormire per terra, oggi hanno ricevuto i materassi. Segno evidente che in quella mensa ci resteranno, perché in tutto il Centro non ci sono stanze libere. A parte la sezione femminile, praticamente vuota anche se risparmiata dagli incendi degli ultimi mesi, tutte le aree maschili sono pesantemente danneggiate: la viola è completamente distrutta, nella gialla resta in piedi solo la mensa, nella bianca e nella rossa c’è soltanto una stanza, nella blu ne restano due. Contando la quindicina di reclusi sistemati nelle celle di isolamento, nel Centro restano soltanto una sessantina di reclusi: meno di un terzo di quelli che la struttura potrebbe contenere se funzionasse a pieno regime.

Ascoltate la testimonianze di alcuni prigionieri, raccolte questa mattina dai microfoni di Radio Blackout:

[audio:https://macerie.org/wp-content/uploads/2014/01/rbo_19012014_cie_to.mp3]