Rivolta in corso Brunelleschi e fuga da Trapani

In questo momento è in corso una rivolta al Cie di Torino. La tensione è iniziata già in mattinata, quando ad un gruppi di tunisini ai quali stavano per scadere i sei mesi di permantenza nel Centro è stata annunciata l’imminente deportazione.

Si sono ribellati, dando il fuoco alle polveri di una rabbia repressa oramai a lungo dentro a corso Brunelleschi: varie parti della struttura sono state danneggiate dal fuoco, ed ora i reclusi sono sui tetti.

Ora nel Centro ci sono carabinieri, e polizia, e vigili del fuoco.

Per le 17,00 è stato annunciato un presidio là davanti, per dar loro manforte.

Questa notte, invece, il Cie di Trapani è stato quasi completamente svuotato da una fuga di massa: da quel poco che se ne sa, una quarantina di reclusi si sarebbero dati alla macchia, sui sessanta presenti nel Centro.

Ascolta la voce dei reclusi di Corso Brunelleschi:

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Aggiornamento ore 19,30. I reclusi di Torino sono scesi dal tetto, e il presidio dei solidali si è appena sciolto, dopo aver attuato una battitura di più o meno due ore, in quaranta, e dei blocchi stradali a singhiozzo. Il bilancio della giornata di rivolta dentro al Centro è importante: una delle sezioni maschili è inagibile per i danneggiamenti, e i prigionieri saranno spostati nell’area delle donne. Non si sa se le donne verrano liberate o spostate altrove. Due reclusi sono finiti all’ospedale in seguito ai pestaggi della polizia, un terzo è ancora nel Centro e chiede inutilmente di essere curato.

Intanto, nel pomeriggio hanno cominciato a circolare su alcuni siti di informazione le prime notizie sulla nottata di Trapani. Alcuni agenti di servizio al Centro si sono lievemente feriti nel tentativo di bloccare la fuga dei prigionieri riuscendono comunque a placcarne quattro, e a portarli in carcere dove ora attendono di essere processati per direttissima. Ancora a sera, però, la Prefettura sta mantenendo il silenzio sul numero esatto dei fuggitivi, e le agenzie parlano di fuga mancata. Evidentemente nessuno a Trapani vuole far fare troppe brutte figure a Maroni che, col suo telegramma della settimana scorsa, ha di fatto aperto le danze, accendendo gli animi dei prigionieri in tutta Italia.

 

Aggiornamento ore 22,00.  Un gruppo di solidali occupa il cortile della sede della Croce Rossa di Torino, per chiedere che tutti i feriti vengano curati, in particolar modo un ragazzo che si è ustionato durante gli incendi del pomeriggio. Intanto circola la notizia di un altro ferito ancora, pestato dalle guardie mentre era già da solo in isolamento e che presenta tutti i sintomi di un trauma cranico. Intorno alle 0,30 circola la voce che la guardia medica stia visitando l’ustionato, mentre di fronte alla sede della Croce Rossa cominciano ad arrivare le camionette della polizia. All’una di notte, avuta la conferma delle cure prestate al ferito, i solidali tolgono l’occupazione.

 

Leggimi in lingua francese.

Turin et Trapani : révoltes, destructions et évasions dans les centres de rétention

En ce moment se déroule une révolte dans le centre de rétention (CIE) de Turin. La tension a commencé ce matin, quand a été annoncé à un groupe de Tunisiens qui étaient parvenus au terme des 6 mois de rétention leur expulsion imminente.

Ils se sont rebellés, mettant le feu à la poudre d’une rage accumulée depuis trop longtemps dans le centre de corso Brunelleschi : plusieurs parties de la structure ont été détruites par le feu, les retenus sont à présent sur le toit.

Cette nuit, par contre, le CIE de Trapani a été complètement vidé par une évasion en masse : du peu que l’on sache, une quarantaine de retenus se seraient évadés, sur les 60 présents dans le centre.

Mise à jour vers 19h30 : les retenus de Turin sont redescendus du toit, et le rassemblement des individus solidaires vient de se disperser, après deux heures de bruit à une quarantaine, et de blocages de rues à l’improviste. Le bilan de la journée de révolte au CIE de Turin est important : une des sections pour hommes est hors service suite aux dégâts, et les retenus seront déplacés dans la section femmes. On ne sait pas si les femmes seront libérées ou déplacées ailleurs. Deux retenus sont à l’hôpital.

(tratto dal sito Cettesemaine)